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Il Femminicidio: Un Approccio Criminologico Focalizzato sul Genere (di Mercuri Luca)

  • Immagine del redattore: squadsmpd
    squadsmpd
  • 23 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

 

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Il femminicidio è l'uccisione di una donna in quanto donna, spesso radicata in dinamiche di violenza di genere e in un sistema di disuguaglianze e di relazioni di potere ineguali tra i sessi. Non è un omicidio comune, ma un fenomeno sociale e culturale specifico.

  • Definizione e Radici Strutturali: La criminologia definisce il femminicidio come un crimine prodotto dalle disuguaglianze di genere, caratterizzato spesso da una componente di misoginia, di possesso e dalla volontà di affermare la superiorità maschile o i presunti "diritti" che ne derivano. La violenza di genere, di cui il femminicidio è la manifestazione più estrema, è considerata un fenomeno multifattoriale che affonda le sue radici in condizioni gerarchiche e discriminazioni sistemiche che pongono la donna in una posizione di subordinazione sociale.

  • Contesto e Modalità: Nella maggior parte dei casi, il femminicidio è un "intimate femicide" (femminicidio intimo), perpetrato dal partner o ex partner della vittima (circa il 70% dei casi ). Le motivazioni prevalenti sono di natura sentimentale-relazionale o economico-strumentale, spesso legate alla reazione violenta dell'uomo a un tentativo della donna di rinegoziare i termini della relazione o di separarsi, percepita come una minaccia alla sua supremazia.

 

La Violenza Agita dalle Donne sugli Uomini: Prospettive Criminologiche

Se da un lato il femminicidio evidenzia la violenza come esito di una disparità di potere basata sul genere, l'approccio criminologico più ampio deve considerare anche le forme di violenza in cui gli uomini sono vittime e le donne sono autrici.

  • Violenza Domestica Bidirezionale: Nel contesto della violenza nelle relazioni d'intimità (Intimate Partner Violence - IPV), la letteratura criminologica riconosce l'esistenza di una violenza bidirezionale. Questo significa che, sebbene le donne siano le vittime prevalenti e subiscano le conseguenze fisiche e psicologiche più gravi, entrambi i membri di una coppia possono essere autori e/o vittime di violenza.

  • Natura e "Numero Oscuro": La violenza subita dagli uomini da parte delle partner o ex partner è un fenomeno che soffre del cosiddetto "numero oscuro": è difficile da analizzare a causa della tendenza degli autori a contenerla entro le mura domestiche e per il silenzio delle vittime maschili, spesso legato a stereotipi di genere che rendono difficile denunciare di aver subito violenza da una donna. Questa violenza può manifestarsi in forme fisiche, psicologiche, economiche e sessuali.

⚖️ Conclusione: La Violenza è Violenza

Il principio fondamentale che deve guidare l'analisi criminologica e la risposta sociale è che la violenza è un atto inaccettabile che non conosce colore o genere. Si dovrebbe partire dagli strumenti di prevenzione che sono alla base di una società civile. Dal togliere ogni forma di diseguaglianza di genere e stereotipi oramai da troppo tempo presenti e perpetrati. Alcuni esempi sui quali si potrebbe già agire per un graduale cambiamento: avete mai osservato un negozio di giocattoli? Già sugli involucri delle scatole dei giochi assistiamo a delle forme discriminatorie, per cui sulle piccole cucine abbiamo spesso il volto di bambine; invece, sui super eroi abbiamo associazione prettamente maschile… altra considerazione viene dalle scuole materne/ elementari dove il grembiule o il fiocco su di esso è associato ad una suddivisione di genere (blu maschi e rosa femmine). Anche in quest’ultimo caso sarebbe più bello far scegliere liberamente il colore ai bambini/e in totale libertà secondo i loro gusti difronte alla moltitudine di colori. Sono piccoli passi lo so, ma una società civile si costruisce alla base. Altri aspetti rilevanti sono in ambito educativo genitoriale. Anche qui c’è molto su cui lavorare.

È cruciale adottare un approccio globale e multisettoriale .

Questo approccio deve:

  1. Garantire Tutela Universale: Assicurare che tutte le vittime di violenza domestica, indipendentemente dal loro genere, ricevano sostegno, protezione e che l'autore di reato sia perseguito e seguito, cercando di capire da dove derivi la spirale di violenza e sostenerlo a livello psicologico/comportamentale;

  2. Contrastare la Cultura della Violenza: Agire sui fattori culturali e sociali che rendono la violenza accettabile in qualsiasi forma, che sia basata sul dominio maschile (violenza di genere) o su dinamiche abusive all'interno della coppia (violenza bidirezionale o femminile su uomo).

L'obiettivo ultimo è disarticolare le dinamiche di potere, controllo e sopraffazione che sono alla base di ogni forma di abuso, riconoscendo che il dolore e il danno inferti da un atto violento non hanno genere.

Infatti tutti i comportamenti violenti passano attraverso delle dinamiche di controllo, paura dell’abbandono e attaccamento. Soltanto operando secondo approcci multifattoriali che inizino a lavorare sul contesto sociale, culturale ed educativo si può attivare una fattiva e reale prevenzione. Perché non si può parlare di violenza quando essa si manifesta e rispondere in maniera emergenziale.

 

Fonte:





 
 
 

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