Energia nucleare e gestione dei materiali radioattivi: La Nuclear Security in Italia (Di Stefano Bassi)
- squadsmpd

- 21 ore fa
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Recentemente il Governo ha approvato un disegno di legge in materia di energia nucleare sostenibile, con l’obiettivo di tornare a produrre energia da fonte nucleare in Italia dopo quasi quarant’anni. Ciò potrà garantire al nostro Paese la continuità nell’approvvigionamento energetico, la dipendenza da paesi geopoliticamente stabili produttori di Uranio e di altri combustibili nucleari, la migliore sostenibilità dei costi gravanti sugli utenti finali, la competitività del sistema industriale nazionale e di concorrere agli obiettivi di decarbonizzazione, in quanto le centrali nucleari non emettono anidride carbonica in atmosfera.
L’Italia è infatti attualmente uno fra i paesi industrializzati maggiormente dipendenti dall’estero. L’ultimo Med&Italian Energy Report del Politecnico di Torino e Intesa Sanpaolo rende noto come l’UE importi in media il 58% dell’energia e l’Italia addirittura il 74,8%. Circa il 5% arriva dalle centrali nucleari francesi, poste a pochi chilometri dal confine italiano. Il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) prevede che l’Italia si orienti verso un mix tra energie rinnovabili, nucleare e gas. Questo consentirebbe di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati al 2050. Per quanto riguarda specificamente il nucleare, è previsto il raggiungimento nel breve-medio termine di una quota di circa il 20% della richiesta di energia elettrica nazionale.













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