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Criminologia della sicurezza urbana: analisi, strategie e prospettive. (del dott. Di Sansebastiano Carlo)

  • Immagine del redattore: squadsmpd
    squadsmpd
  • 2 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Nelle città moderne, la sicurezza non si misura solo con il numero di crimini commessi, conta anche e soprattutto quanto le persone si sentono al sicuro quando camminano per strada, prendono un autobus o si incontrano in piazza. Per molti, sentirsi sicuri equivale a non vedere reati intorno a sé. Ma la realtà è più complessa. La sicurezza urbana comprende anche la percezione soggettiva dei cittadini: un quartiere può avere pochi reati registrati, ma se è sporco, mal illuminato o privo di servizi, la gente continuerà ad evitarlo.

Possiamo quindi affermare che l’ambiente fisico può facilitare o ostacolare il crimine.


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Ad esempio, zone degradate o abbandonate trasmettono un senso di impunità, se nessuno si prende cura di un luogo, perché dovrebbero rispettarlo?


Scarsa illuminazione e spazi senza visibilità aumentano il rischio di aggressioni. Infrastrutture mal progettate possono offrire “opportunità” ai malintenzionati. La sicurezza, dunque, non è solo un fatto di polizia, ma un tema sociale e culturale che coinvolge urbanisti, amministrazioni pubbliche, associazioni locali e, ovviamente, gli stessi cittadini. E' qui che entra in gioco la criminologia della sicurezza urbana, un campo interdisciplinare che studia il crimine e la devianza in relazione agli spazi urbani, con l’obiettivo di comprendere e prevenire i fenomeni criminali attraverso l’analisi del contesto sociale, spaziale e istituzionale delle città. Negli ultimi decenni, la crescente urbanizzazione, l’eterogeneità sociale e le trasformazioni economiche hanno posto nuove sfide alla sicurezza urbana, rendendo questo settore della criminologia sempre più rilevante per amministratori pubblici, forze dell’ordine e studiosi. La sicurezza urbana oggi si confronta con sfide globali come l’immigrazione, il cambiamento climatico, la digitalizzazione e le disuguaglianze. La criminologia urbana deve quindi ampliare i propri strumenti di analisi, integrando l’uso di dati digitali, analisi predittive e approcci partecipativi, senza perdere di vista l’equità sociale e i diritti civili. Si rafforza la consapevolezza che la sicurezza non può essere garantita solo con la repressione o la tecnologia, ma necessita di politiche inclusive, progettazione urbana intelligente, e forti reti di solidarietà sociale. Le strategie di sicurezza urbana possono essere classificate in tre principali approcci: 1. Approccio repressivo: aumento della presenza di forze dell’ordine, videosorveglianza, pattugliamenti. Spesso criticato per il rischio di criminalizzazione dei poveri e militarizzazione dello spazio pubblico. 2. Approccio preventivo: interventi sulla struttura urbana (urbanistica, architettura), programmi educativi, mediazione sociale, coinvolgimento delle comunità locali. 3. Approccio integrato: combina strumenti di prevenzione, coesione sociale e presenza istituzionale, mirando alla rigenerazione urbana e al rafforzamento del capitale sociale. Un elemento chiave della criminologia della sicurezza urbana è il coinvolgimento diretto dei cittadini nella costruzione della sicurezza. Pratiche come la sorveglianza di vicinato, i forum civici, e i patti di sicurezza urbana permettono di condividere responsabilità tra istituzioni e cittadini, rafforzando il senso di appartenenza e il controllo sociale informale.


In conclusione

La sicurezza urbana non è solo assenza di crimine. È vivibilità, equità, fiducia, ed è frutto di un lavoro collettivo. Costruire città sicure significa costruire città più umane. La criminologia della sicurezza urbana offre strumenti teorici e pratici per comprendere e affrontare il crimine nel contesto urbano, evidenziando l’importanza del territorio, della percezione e delle dinamiche sociali. Solo un approccio multidimensionale e partecipato potrà promuovere città più sicure, giuste e sostenibili per tutti i cittadini.


Criminologo Docente in materia di Difesa, Vigilanza e Sicurezza.

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